Pare che Dio, l’ottavo giorno, dopo essersi ben riposato, abbia notato che ancora mancava qualcosa per la perfezione e quindi creò il Sesia.
E noi tutti in questo w.e. favoloso siamo stati proprio lì.
Sul Sesia è normale prendere un mangiaebevi di sole e pioggia, ma noi invece tutto sole.
C’era questo raduno che ha calamitato veramente tanti canoisti, un successone, bravi; c’era un bel livello tra 70-80 metri cubi; c’erano le gare con la partecipazione di Anita (bravissima) e Daniele (chefigo) e c’erano tutti gli amici di tutta Italia che di solito incontriamo in questa attività itinerante e coi quali più o meno tacitamente ci diamo appuntamento per questi meeting.
Sabato: cominciamo subito con Piode-Scopello.
Qualche abbandono prima dell’imbarco, qualche altro poco dopo, i reduci arrivano belli puliti puliti all’imbarco intermedio dove raccattiamo il resto del gruppo e tutti insieme andiamo a sbarcare a Muro. Qualche altro bagnetto, ma che dire, il Sesia è il Sesia!
Intanto Anita Fontana e Daniele Chieregatto si sono coperti di gloria nelle gare a Campertogno.
Domenica: un pò più facile, da sotto alla Balmuccia a Chiesa, 4 Km però tutt’altro che banali nei quali si incontrano delicati trenini di onde dai nomi esotici tipo LA TRANCIA o L’UBRIACO e nei quali molti approfittano per risciacquare l’interno della canoa e le idee.
Non ancora paghi , un manipolo di eroi si precipita a fare l’Alpin Sprint e qui non posso non menzionare il grande Roberto Bighouse che sta diventando un mega-canoista.
Altri, più pacati, cercano di colmare alcune lacune didattiche restando allo sbarco a fare un pò di esercizi; un bravo a tutti, Leonardo, Anna, Alberto, vedrete che vi servirà.
Lunedi: mentre i fumi dell’alcool avviluppano ancora alcuni baldi tiratardi si decide di imbarcarci ancora da sotto alla Balmuccia però per farla un pò più lunga,vogliamo arrivare fino allo sbarramento quasi a Varallo.
Tutti bravi, si… qualche bagnetto, ma niente di che.
E dire che si incontrano soggetti per niente domestici tipo IGLOO, che di per se già ricorda qualcosa di eskimese, e MORTAL KOMBAT che è tutto un programma.
Comunque è stato bello vedere Marchino finalmente con un barcone e non fare la solita imitazione dell’alieno trascinato dalle onde appollaiato su una catinella.
Ancora bravi i principianti che hanno fatto un fiumone.
E la papera?
Beh, insomma, Max questa volta si è trascinato dietro veramente un esercito di paperelle, che disciplinatamente (!??) hanno seguito la sua scia sicure di essere lontane dal pericolo.
Sotto la Balmuccia si poteva quasi camminare sulle canoe e tutti con la fiducia che mamma papera Max avrebbe tracciato per tutti le vie più giuste.
Grande Max, sei stato grande, come sempre, grazie.
Se tu non ci fossi bisognerebbe costruirti, ma non so se abbiamo abbastanza materiale.
Un saluto affettuoso a tutti gli amici lombardi, toscani, veneti, piemontesi, liguri, romani che ci hanno allietato con la loro presenza.
E ne avrò di sicuro dimenticati molti.